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Il paesaggio, per il pittore, rappresenta un'insostituibile occasione per "narrarsi" segretamente
Nella sua trentennale esperienza pittorica, Salvatore Petrelli, in continuo dialogo con la natura, ha sperimentato varie tecniche: dall'olio all'acquerello, dalla spatola al pastello, dalla grafica a matita al disegno con china. L'attuale produzione pittorica è rappresentata da nature morte e da paesaggi, descritti con i toni e le tinte che contraddistinguono la primitiva intimità tra uomo e natura, documentata nel Salento sin dal paleolitico.
Il paesaggio, per il pittore, rappresenta un'insostituibile occasione per "narrarsi" segretamente; nel raccontarsi, il tempo diventa un attimo - come uno scatto fotografico - che si carica di significato eterno, e lo spazio è espresso dalla campagna, che ha il peso di un'intera esistenza.