Uno spettacolo moderno, in cui la musica del contrabbassista idruntino e residente da anni a Parigi Matteo Bortone incontra quella di Claudio Prima e Emanuele Coluccia.
L’organetto, il pianoforte e il sax incrociano il contrabbasso e le composizioni di Matteo Bortone in un circolo virtuoso di richiami alle sonorità tradizionali mediterranee e centroeuropee.
Un concerto ricco di spunti di improvvisazione originali e inaspettati nei quali i musicisti spaziano con estrema libertà espressiva, viaggiando di volta in volta su binari nuovi e a tratti estemporanei e inseguendo una forma esecutiva compiuta che vive maggiormente della tensione al suo raggiungimento che del compimento stesso. La musica moderna è musica incompiuta e incompleta appunto. Contagiata e indefinibile, irrimediabilmente meticcia.