Dagli archivi della Casa Editrice Manni una raccolta di poesie inedite degli anni di maggiore intensità lirica della grande poetessa milanese.
Questo volume raccoglie un prezioso e causale ritrovamento: 60 poesie di Alda Merini inviate alla Casa Editrice Manni negli anni '80, su suggerimento di Maria Corti, mai pubblicate e sepolte negli archivi dei manoscritti.
Si tratta di liriche straordinarie, tra le più intense e passionali che la poetessa abbia mai scritto, che toccano tutti i mondi interiori della Merini: l'amore, le donne e gli uomini (tra tutti, quelli della famiglia Pierri) il disagio mentale. la solitudine, il dolore con in più una vena satirica e irriverente che è assieme intento personale e poetico.

La poesia della Merini si è sviluppata in un flusso continuo che ha la qualità di un modo di porsi nel mondo: offerta di sè al ritmo indefinito della quotidianità, in un ininterrotta costruzione di rapporti, di possibilità che variamente si intrecciano, si confondono, si sovrappongono, si infittiscono e si districano: presenza dentro il corpo e in mezzo alle cose, ricca certo di sapienza e di passione, intessuta di molteplici echi della cultura e del mito, di suggestioni di un mondo lontano, di parole perdute e indecifrabili, ma tutta esaltata, consumata, bruciata nel suo darsi, nel suo offrirsi all'occasione, canto e totalità in completo abbandono, dono divino caduto nella banalità del presente, ma pronto comunque ad accendersi anche in quella banalità, a brillare nonostante tutto, tra gioia e dsperazione, tra la più nuda esposizione di sè e il trucco più sontuoso e splendente.
Giulio Ferroni

Collana Petesti