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"Odissea" di Mario Perrotta
"Premio Hystrio" per la drammaturgia
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Mario Perrotta
Di lui ricordiamo i suoi capolavori Italiani cìncali e La Turnàta, i due capitoli del progetto dedicato all'emigrazione italiana.
Scrive recita per la Radio rai due Emigranti Esprèss che, nelle sue intenzioni, dovrebbe chiudere il ciclo dedicato all'emigrazione. Il successo della trasmissione determina la candidatura in finale al Prix Italia, Premio Internazionale per la Radio, Televisione e web e la vittoria del premio Speciale della Giuria nell'altro concorso internazionale per la radio, in occasione degli 80 anni della TRT, Radio Televisione Turca.
Ma ancora un ultimo e importante capitolo doveva accadere a chiudere il cerchio: Emigranti Esprèss diventa un libro pubblicato da Fandango Libri uscito in libreria il 20 marzo del 2008 e chissà se è veramente finita...
Intanto nel 2007, debutta con il suo nuovo spettacolo Odissea con il quale Perrotta tenta una svolta stilistica nel suo percorso teatrale e, per non saper né leggere e né scrivere, si fa accompagnare da due ottimi musicisti, i maestri Mario Arcari e Maurizio Pellizzari.
Con molto orgoglio, per la serietà e la dedizione di chi glielo conferisce, a settembre 2008 riceve il Premio Città del Diario assegnato in precedenza a Marco Paolini, Ascanio Celestini e Rita Borsellino, dall'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve S. Stefano (AR) fondato e diretto da Saverio Tutino.
La motivazione del Premio:
"Impegnato da anni in un importante recupero delle memorie dei nostri migranti, Mario Perrotta riesce a riprodurre l’esattezza della testimonianza orale trasformando la cronaca degli eventi in affascinanti racconti teatrali e in storie letterarie che hanno un inconfondibile registro narrativo. Le testimonianze delle quali si fa tramite, inserite in un preciso contesto storico, frutto di un attento lavoro di ricerca, diventano teatro. Un teatro che è riduttivo definire “di narrazione”; ma che è piuttosto un racconto corale animato da molte voci, autentiche e fantastiche, vere e verosimili, fra le quali si nasconde la sua personale traccia autobiografica."
L'anno 2008 lo chiude debuttando con Prima Guerra dedicato alla particolare posizione del popolo trentino nel primo conflitto mondiale. Gli ruba l'attenzione in scena un'ottima Paola Roscioli, accompagnati entrambi dagli stessi musicisti di Odissea.
Il 2009 lo apre ancora meglio ritrovandosi candidato come Miglior Attore ai premi Ubu 2009 e,
A febbraio è insieme a Stefano Benni, Massimo Carlotto e Valeria Parrella a rappresentare la cultura italiana a Parigi all'interno della "Festa del libro e della cultura italiana".
A giugno vince il “Premio Hystrio” per la drammaturgia con Odissea.
E tanto per non affidarsi ad alcun punto fermo, appena vinto il premio per la drammaturgia, decide di affrontare un progetto triennale su tre testi classici: Molière, Aristofane e Flaubert, con la convinzione che i testi presi in causa parlino talmente ferocemente del presente che non c'era bisogno di scriverne di nuovi. Semmai è molto interessanti tradurli: due volte. La prima in senso letterale e la seconda in senso teatrale cioè, farli diventare atto scenico. Perrotta inizia dalla traduzione in versi de Il Misantropo di Molière e va in scena nell'estate 2009 con la sua regia, otto attori e tre tecnici facendosi dare del pazzo da più di un addetto ai lavori: davanti alla crisi economica più grande mai vissuta tu passi da 1 attore e 1 tecnico, a 11 persone? "Sì, sono un uomo di teatro e non un commerciante" è la risposta teatrale ma sincera di Perrotta.
In realtà non ha deposto completamente la penna, tanto che a settembre del 2009 esce il suo secondo libro: Il Paese dei diari edito da Terre di mezzo editore con l'amichevole prefazione di Ascanio Celestini, nel quale Perrotta racconta esattamente quel luogo dove era stato premiato l'anno precedente: l'Archivio dei diari di Pieve S. Stefano.
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