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La mostra, sarà inaugurata Domenica 13 Dicembre alle ore 17.30 da Mario Branca, Presidente dell’Accademia delle Arti e dei Mestieri “Terra d’Amendolia” di Specchia (Le), alla presenza delle maggiori autorità politiche, economiche, culturali della città di Maglie.
Stefania Rizzo, nata a Zug (Svizzera), da padre salentino e madre “friulo-russa”, il 19 maggio 1968. Nel 1977, la famiglia si trasferisce a Depressa di Tricase, paese d’origine paterna. Frequenta l’Istituto per stilista di Moda e ne consegue il diploma. Un giorno, per caso, prova a dipingere e scopre, quasi per magia, che quella è la sua strada. Essa predilige i paesaggi salentini con i loro vivissimi colori, fiumi di gialli, rossi, blu, campagne, tramonti e mare. Dopo aver partecipato, nel 2004, alla collettiva di pittura “Note di Colore”, l’anno successivo ha presentato a Tricase le sue opere nella personale “Fra Paesaggi e Mandala” e nel 2006 in quella dal titolo “Al chiaror di lune… ” ed al Concorso IV Premio Nazionale di Pittura "Il Cavalletto" ad Andrano. Nel 2009 ha partecipato alla Collettiva “Colori e Forme del Terzo Millennio ”a Palazzo Balsamo a Specchia e “Segni Dell’anima. Connubio Lito - Cromatico di Terra d’Amendolia ” presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase entrambe organizzate dall’Accademia delle Arti e dei Mestieri “Terra d’Amendolia” di Specchia (Le) raccogliendo sempre i consensi e l’ammirazione di coloro che hanno avuto la fortuna di ammirare i suoi lavori, dove la Rizzo riesce a deporre, con cura ed eleganza, quei colori che solo la natura salentini possiede. Stefania Rizzo espone permanentemente in via S. Demetrio 12 a Tricase (Le)
Il pittore Antonio D’Aversa cosi scrive di Stefania Rizzo: “Un viaggio prismatico che porta ad indagare vari aspetti del mondo:paesaggi,lune e notturni metafisici in terra di Puglia. Nei paesaggi rurali e marini matura la consapevolezza del colore attraverso un sentire emotivo. I paesaggi sono accarezzati da una luce solare,metafora di una sua luminosità interiore. La tavolozza è delicata e timida, decisa e chiara nell’intento di rappresentare sensazioni piene di suggestione.- Al chiaror di Lune - Lune che hanno un che di metafisico. Scenari misteriosi,silenti,dove l’accenno dell’uomo stilizzato cerca di trovare i suoi momenti più profondi, nell’immensità di uno spazio che evoca stati d’animo inclini alla riflessione.- Notturni in terra di Puglia - Ultimo approdo cromatico che porta a presentare un paesaggio metafisico, evanescente, dove la trasparenza lirica del colore invade e pervade le cose creando la sua genesi paesaggistica pregna di poesia e musicali silenzi.”
Mentre Luigi Corvaglia, nasce a Scorrano (Le) il 22 Ottobre 1971. Ha conseguito il Diploma presso il Liceo Artistico e l'Accademia delle Belle Arti,sezione Scenografia a Lecce. Realizza opere di Pittura e Scultura. Ha partecipato nel 1995 alla Collettiva di Palazzo Bisonti a Montesano Salentino ed alla Collettiva della Biblioteca Comunale a Tricase. Nel 1999 all’ Iniziativa culturale "Stop al Black Out" a Ruffano ed al V Concorso Nazionale di Scultura a Spinetoli (AP). Nel 2000 e 2001 ha partecipato ad Artistika a Galatina e nel 2001 alla Collettiva della Galleria "Il Centauro"a Bari. Nel 2005 alla Collettiva "Arti & Tabacchi" a Tricase. L’anno successivo alla Collettiva di Arte e Musica presso il Convento Cappuccini di Alessano. Nel 2008 alla Collettiva "5 Sensi per raccontare una terra" a Scorrano. Nel 2008 alla Collettiva della Galleria "PassePartout" di Lecce. Nel 2009 ha partecipato alla Collettiva “Colori e Forme del Terzo Millennio”a Palazzo Balsamo a Specchia ed a quella intitolata “Segni Dell’anima. Connubio Lito - Cromatico di Terra D’Amendolia” presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase entrambe organizzate dall’Accademia delle ARTI e dei Mestieri “Terra d’Amendolia” di Specchia (Le). L’artista vive e lavora a Montesano Salentino (Le) in Via G. Pisanelli,72 - Cell.3891813189
Sul quotidiano "il Paese nuovo" del 19 giugno scorso così scrive Paolo PALOMBA su Luigi Corvaglia “Interpretare lo spirito artistico di Luigi Corvaglia è come proiettarsi in una galassia infinita, in cui alcune coordinate spazio-temporali, nel rarefarsi, concedono al presente psicologico di dipanarsi armonicamente, per rivivere il flusso coinvolgente delle emozioni, con tutte le sfumature esistenziali. Si tratta di un pittore-scultore surrealista d’elevate doti umane e professionali, impegnato dagli anni Novanta, nella ricerca di coniugare le competenze tecnico-stilistiche, maturate presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce (sezione Scenografia), con le opportunità ispiratrici provenienti dalla "Terra del Rimorso". Rispettando l'identità pura di colori dominanti e la geometria di modelli smussati, l'artista riesce a mediare significati intimi della realtà, modulando in tenui chiaroscuri la presentazione di un microcosmo rappresentato col filtro-lente di chi vuole ricercare e narrare la propria storia, ricorrendo ai panneggi della luna, del sole e del mare…”